Artemisia Sanchez è una
miniserie televisiva ambientata nell'
Italia del
Settecento.
Descrizione
Nel formato originario, la fiction è composta da quattro puntate che vennero trasmesse in prima visione da
Rai Uno nel
dicembre del
2008. La regia è di
Ambrogio Lo Giudice. Gli interpreti principali sono
Michelle Bonev e
Fabio Fulco e vi è anche la partecipazione di
Lucio Dalla. La storia, scritta da
Salvatore Basile,
Francesco Arlanch,
Francesco Balletta e
Ambrogio Lo Giudice, è tratta dall'omonimo romanzo di
Santo Gioffrè[1].
Trama
Siamo a Seminara, un piccolo paesino della calabria ed è il 1763: la
piccola marchesa Artemisia Sanchez (Michelle Bonev) ed il conte Angelo
Falvetti (Fabio Fulco) si giurano amore eterno. Il destino li condanna:
il padre di Angelo viene assassinato davanti ai loro occhi e Angelo deve
abbandonare la città per evitare di essere il prossimo a perire. Per
questo decide di seguire lo zio Monsignore. Artemisia vent’anni dopo
combatte a fianco del fratello maggiore Gaspare (Nicola Farron),
dell’amico conte Grimaldi (Ugo Dighero) e del brigante Niccolò Minerva
(Marco Cocci) per il miglioramento delle condizioni lavorative dei suoi
contadini, contro la nobiltà locale e il suo stesso fratello Casimiro
(Abraham Fontana). In questo clima, viene accolta con gran felicità il
ritorno di Angelo a Seminara, ma la delusione prende il sopravvento,
quando scopre che il ragazzo è diventato sacerdote: Straziata dall’amore
impossibile per un uomo che ama soltanto il suo Dio e dalla morte
violenta di Gaspare, Artemisia decide, per salvare il buon nome della
sua famiglia e le sorti dei suoi contadini, di sposare il vecchio
principe Spinelli (Frédéric Van Den Driessche) Gaspare è morto, ma
Artemisia non si dà per vinta e prova a portare avanti il lavoro
cominciato insieme a lui, solo che continua ad avere gravi
complicazioni: suo marito, il principe Spinelli e Casimiro continuano ad
ostacolarla in tutte le maniere. A questo punto Artemisia decide di
chiedere aiuto ad Angelo, spronandolo a tornare ad occuparsi della
gestione delle sue terre: solo lui, impiantando sui propri campi il
nuovo trappeto per la produzione di olio commestibile, potrebbe dare il
buon esempio ed essere seguito, perché è un sacerdote. Angelo, non senza
titubanza, accetta di aiutarla. Le cose sembrano andare meglio a tutti:
Niccolò ha trovato l’amore di Teresa, la cameriera di Artemisia, che
per lui è disposto a lasciare tutto e seguirlo; la produzione dell’olio,
anche grazie ai consigli del conte Grimaldi, procede alla grande, tanto
che deve essere esportato a Genova; i sentimenti tra i due protagonisti
sembrano essere più vivi che mai. Tutto ciò non viene visto di buon
occhio, ancora una volta, dal principe Spinelli, che assolda i malvagi
mercenari capitanati da Liricio (Gaetano Amato) per distruggere le giare
d’olio. La vicinanza tra Angelo e Artemisia, porta il giovane uomo di
chiesa a chiedersi se il cammino intrapreso sia quello giusto. Deciso a
fare chiarezza sul suo futuro, Angelo lascia la gestione delle terre
alla sua amata, per ritirarsi in una vecchia chiesa sperduta in un bosco
e pensare al suo futuro. La nobildonna, nel frattempo, occupa ogni
istante della sua vita per continuare la modernizzazione degli uliveti,
seppur la sua salute sia cagionevole a causa del veleno che il principe
Spinelli le sta facendo somministrare dalla cameriera Agnese. Quando
Artemisia si ritrova in fin di vita, destino vuole che Angelo la salvi,
proprio là, vicino alla cascata dove si erano giurati amore eterno, con
l’antidoto. Non potendola riportare al castello dal principe Spinelli,
l’uomo decide di rifugiarsi in riva al mare in mezzo ai pescatori, non
sapendo che Liricio è sulle sue tracce ed è pronto ad avvisare Spinelli
del nascondiglio, dove Artemisia e Angelo hanno deciso di consumare il
loro amore. Artemisia, furente per aver scoperto che è suo marito, il
Principe Spinelli, a cercare di avvelenarla, ha tutte le intenzioni di
affrontarlo a viso aperto, ma Angelo la invita a riflettere ed
utilizzare le vie più consone, come la giustizia. Così è: con l’aiuto
del giudice della corte del re e del vescovo Agostino Falvetti (Lucio
Dalla), i due giovani protagonisti provano ad inchiodare il principe
alle sue responsabilità, ma lui è lesto a fuggire. Se la giustizia
terrena non riesce a fare il suo corso, quella ultraterrena non si ferma
davanti a niente: un gremendo e devastante terremoto si abbatte su
Seminara distruggendo ogni cosa e uccidendo ogni persona tra cui il
principe. Ai nostri eroi non rimane che ricominciare a vivere.
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