Luisa Sanfelice |
Paese |
Italia, Francia, Spagna |
Anno |
2004 |
Formato |
miniserie TV |
Genere |
drammatico, storico |
Puntate |
2 |
Durata |
100 min (puntata)
200 min (totale) |
Lingua originale |
italiano |
Caratteristiche tecniche |
Aspect ratio |
|
Colore |
colore |
Audio |
|
Crediti |
Regia |
Paolo Taviani
Vittorio Taviani |
Soggetto |
tratto dal romanzo di Alexandre Dumas |
Sceneggiatura |
Paolo Taviani, Vittorio Taviani |
Interpreti e personaggi |
|
Fotografia |
Franco Di Giacomo |
Montaggio |
Roberto Perpignani |
Musiche |
Nicola Piovani |
Scenografia |
Lorenzo Baraldi |
Costumi |
Lina Nerli Taviani |
Effetti speciali |
Tiberio Angeloni
Franco Sardelli |
Casa di produzione |
Rai Fiction, France 2, Pampa Productions, Victory Media Group, Alquimia Cinema, Ager 3, Cattleya |
Prima visione |
Prima TV Italia |
Dal |
25 gennaio 2004 |
Al |
26 gennaio 2004 |
Rete televisiva |
Rai Uno |
Luisa Sanfelice è una
miniserie tv, diretta dai
fratelli Taviani. Venne trasmessa in prima visione da
Rai Uno il 25 e 26 gennaio
2004 in prima serata
[1].
La storia viene riproposta dai Taviani 38 anni dopo la
versione televisiva di
Leonardo Cortese e 62 anni dopo il
film omonimo diretto da
Leo Menardi.
Trama
La storia di
Luisa Sanfelice, giovane nobildonna
napoletana innamorata di un
giacobino, Salvato Palmieri, è tratta dal
romanzo La San Felice di
Alexandre Dumas padre. Nel
1799 il
re di Napoli Ferdinando IV
venne rovesciato dalle correnti rivoluzionarie e dalle truppe francesi.
Una volta dispersa la resistenza ed entrati a Napoli, i Francesi
fondarono la
Repubblica Partenopea
con l'aiuto di alcuni borghesi e nobili. Luisa Sanfelice si ritrova in
un ambiente ostile e pieno di pericoli. Le vicende narrate nel
romanzo La San Felice
sono, sia sotto il profilo cronologico, sia per la caratterizzazione
dei personaggi, del tutto avulse dalla realtà. A mero titolo d'esempio,
il coniuge della Sanfelice è presentato come molto più anziano (aveva un
anno più della moglie, nato nel marzo 1763 contro il febbraio 1764
della Sanfelice).
Note
- ^ Teche Rai. URL consultato l'11-02-2010.
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